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30/07/2018




L'obiettivo del dimezzamento delle vittime da incidenti stradali entro il 2020 si allontana:
in Italia - secondo i dati ISTAT 2017 appena pubblicati - ci sono stati più morti rispetto all'anno precedente (+2,9%), nonostante un lieve calo del numero dei sinistri e dei feriti (rispettivamente -0,5% e -1%).

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I numeri del rapporto ISTAT sono impietosi, e parlano chiaro:

  • 3.378 morti per incidenti contro i 3.283 del 2016 (+95 unità, pari a +2,9%), pur a fronte di una piccola diminuzione dei sinistri, che sono stati 174.933 rispetto ai 175.791 dell'anno precedente (-0,5%).

  • 246.750 feriti nel 2017 rispetto ai 249.175 nel 2016 (-1%); stabili i feriti gravi (oltre 17.000: 68% uomini, 32% donne). Scende da 5,3 a 5,1 il rapporto feriti gravi/decessi.

  • Vittime tra motociclisti (735 con un incremento dell' +11.9%) e pedoni (600 morti: +5,3%) in grande crescita. In compenso diminuiscono fra i ciclomotoristi (92: -20,7%) e ciclisti (254: -7,6%).

Quali sono le principali cause di incidente?

  • Distrazione (35.761: 16%), mancato rispetto della precedenza o del semaforo (32.362: 14,5%), velocità troppo elevata (23.087: 10,3%) sono le prime tre e pesano per il 40,8% del totale.

  • Ed inoltre: distanza di sicurezza (21.463: 9,6%), manovra irregolare (15.932: 7,1%), comportamento scorretto del pedone (7.204: 3,2% del totale).

E per quanto riguarda le multe, quali sono le più ricorrenti?

Si confermano sempre le stesse tipologie:

  • al primo posto il superamento dei limiti di velocità (2.843.552 sanzioni, in crescita del 6,9%)

  • seguita dall’inosservanza del rispetto della segnaletica (391.369: +7,8%)

  • dal mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta dei bambini (202.993: +3,4%)

In calo le sanzioni relative al mancato uso di lenti o l’uso improprio di telefoni cellulari o cuffie (145.815: -8,0%) e quelle elevate ai pedoni (3.191: -12%).


Condivisibile il commento dell'Asaps, Associazione amici polizia stradale, sulle modeste percentuali in diminuzione di incidenti e feriti:

Probabilmente il numero degli incidenti rilevati dalle forze di polizia tende a diminuire per il fatto che in caso di incidenti con feriti lievi le parti tendono a mettersi d’accordo per evitare le severe conseguenze della legge 41/2016 sull'omicidio e lesioni stradali. Infatti la controprova è leggibile nel dato dei feriti gravi, che invece non diminuiscono.

Questo sfavorevole andamento, secondo Asaps, è il prodotto di una serie di fattori: la diminuzione delle pattuglie sulle strade, la costante messa sotto accusa di tutti gli strumenti di controllo della velocità, dagli autovelox fino ai tutor e agli etilometri, che per altro sono utilizzabili solo in parte per l’esigenza della revisione annuale che ne blocca l’utilizzo a quasi il 50% nel corso dell’anno e lo stato, spesso disastrato, di molte strade statali e provinciali reduci dalle conseguenze di una incuria che dura ormai da anni.

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