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02/03/2021

Chiunque intenda avvalersi di una collaborazione professionale in ambiente domestico deve necessariamente seguire l'iter di legge: il lavoro domestico è disciplinato dalla Legge 2 aprile 1958 n. 339 e dal CCNL di riferimento; considerato a tutti gli effetti un rapporto di lavoro subordinato, deve essere costituito secondo le norme specifiche di settore.

 

Cosa si intende per lavoro domestico?

Per lavoro domestico si intende lo svolgimento di mansioni nell’ambito della vita familiare, come colf, badante, collaboratrice domestica.

Attenzione!
In presenza di un rapporto irregolare, si rischia di incorrere in pesanti sanzioni.

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La tua famiglia è la cosa più importante che hai: proteggila da ogni imprevisto.

Ai fini dell’assunzione, il datore ha a disposizione due soluzioni.

La prima è quella di stipulare un vero e proprio contratto di lavoro subordinato.
Nel contratto vanno indicati necessariamente:

 

data di inizio rapporto

categoria in cui è inquadrata la posizione del lavoratore e la sua anzianità di servizio

durata dell'eventuale periodo di prova

orario di lavoro, giorno di riposo settimanale

condizioni di vitto e alloggio

trattamento retributivo

 

In alternativa si può ricorrere al Libretto Famiglia introdotto con il D.L. 24 aprile 2017 n. 50 in sostituzione dei voucher lavoro, che consente di assumere un collaboratore domestico senza l'obbligo di un contratto, purché entro il limite delle 280 ore annuali e della retribuzione complessiva di € 2.500,00.

Le comunicazioni da effettuare all’INPS

Grazie alla riforma introdotta dalla Legge 28 gennaio 2009 n. 2, per la semplificazione delle procedure di assunzione del lavoratore domestico, il datore deve comunicare entro 24 ore l’avvenuta assunzione alla sola INPS. L’obbligo sussiste anche per le successive questioni: cessazione, trasformazione o proroga. La comunicazione è annullabile entro cinque giorni. Superato questo termine, sarà possibile comunicare solo la cessazione.

Le comunicazioni di assunzione di una colf o di una badante all’INPS si effettuano attraverso uno di questi canali:

 
  • Tramite intermediari: quali ad esempio CAF, Patronati e commercialisti, abilitati ai servizi telematici

Verificata la regolarità della denuncia, l’INPS creerà un archivio personale del lavoratore, nel quale saranno accreditati i versamenti contributivi e registrate le vicende del rapporto stesso (trasformazione, modifiche o cessazione del rapporto domestico).

È compito dell’INPS comunicare i dati relativi alla posizione lavorativa agli organi predisposti quali i Centri per l’impiego, il Ministero del lavoro, l’INAIL o la Questura in caso di lavoratore extracomunitario.

Una questione che merita una disamina approfondita, anche in ragione dei flussi migratori e della loro regolamentazione di legge, è quella riguardante la nazionalità del lavoratore, italiano, comunitario o extracomunitario.

 

Nel caso di lavoratore italiano o comunitario non vi sono problemi particolari e il datore può procedere nei modi che ritiene più opportuni comunicando all'INPS i dati necessari.

In caso di lavoratore extracomunitario è necessario distinguere tra soggetti già residenti in Italia o meno.

• Nel primo caso è sufficiente che il lavoratore sia in possesso di un permesso di soggiorno per lo svolgimento di attività lavorativa subordinata in corso di validità.

• Nel secondo caso, invece, il datore dovrà in primis consultare il Decreto Flussi pubblicato annualmente dal Ministero in Gazzetta Ufficiale con il quale sono stabiliti i flussi annuali e il numero di permessi di soggiorno per lavoro subordinato.

Verificata positivamente la possibilità di rientrare nei flussi, il datore dovrà far domanda agli uffici della Questura competente per territorio affinché questi concedano il nulla osta allo svolgimento dell'attività lavorativa.

Che servizi può offrirti ARAG?

In situazioni come questa, essere assicurati con una polizza di tutela legale è molto utile: in caso di controversie con i collaboratori domestici la si può infatti utilizzare per difendere i propri diritti.

Per saperne di più e trovare l’offerta giusta per te, visita la pagina La Tutela Legale per la famiglia.

In collaborazione con:

Studio Legale Potenza
Galleria del Toro, 3
40121 Bologna

Si avverte che i contenuti hanno carattere meramente informativo e non possono sostituirsi ad una consulenza da parte di un professionista qualificato sul caso specifico. In nessun caso la compagnia può essere ritenuta responsabile dell’utilizzo che ne possa essere fatto.

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