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27/11/2019

Le feste natalizie si stanno avvicinando e tra i prodotti hi-tech da mettere sotto l’albero di Natale sicuramente non mancheranno i droni.

Un drone può essere un regalo originale, divertente e anche utile: ma lo sapete che se supera i 250 grammi di peso deve essere anche assicurato?


Non stiamo parlando quindi di giocattoli per bambini o di aeromodelli, ma di Sapr (Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) con un peso che, seppur limitato, funge da discrimine dal dover rispondere o meno alla normativa Enac prevista per loro utilizzo.

 
 

Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) ha previsto, dal 15 dicembre, l'obbligo di assicurare un Sapr anche se il drone viene utilizzato a fini di hobby.

Il regolamento Enac

 

L’ Enac ha pubblicato sul proprio sito l'Edizione 3 del Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto indicando le nuove regole, con l' obbligo di assicurazione, che entreranno in vigore a partire dal 15 dicembre 2019.


L'obbligo di assicurazione varrà per tutti, senza distinzioni tra tipologie di utilizzo del drone.
Fino ad oggi, invece, l'obbligo era riservato esclusivamente all'utilizzo per motivi lavorativi.


È l'articolo 32 delle nuove regole a introdurre l'obbligo di assicurare tutti i droni, anche quelli utilizzati ai fini di hobby:

Non è consentito condurre operazioni con un Sapr se non è stata stipulata e in corso di validità un'assicurazione concernente la responsabilità verso terzi adeguata allo scopo.

 

Tutti i piloti, sia di droni impiegati per uso professionale, indipendentemente dal peso, sia i piloti di droni di massa uguale o maggiore di 250 g. impiegati per attività ricreative - queste ultime rientrano nelle operazioni "non critiche" - hanno l’obbligo di conseguire un attestato di competenza (secondo i requisiti di cui all'articolo 20 e 21 e le disposizioni di cui all’articolo 37 del regolamento).

Per operazioni “non critiche" si intendono quelle che non prevedono il sorvolo di:

aree congestionate, assembramenti di persone
agglomerati urbani
infrastrutture sensibili

Tali operazioni devono essere condotte ad una distanza orizzontale di sicurezza di almeno 150 metri dalle aree congestionate, e ad almeno 50 metri dalle persone che non siano sotto il diretto controllo del pilota.

 

Il regolamento specifica inoltre (art.8) che gli operatori di Sapr hanno l’obbligo di registrarsi sul portale d-flight e di apporre sul drone un codice identificativo QR (secondo le disposizioni di cui all’articolo 37).

E' da tenere presente anche l'articolo 34, che fa riferimento alla normativa privacy e agli obblighi da soddisfare nel caso in cui le operazioni svolte attraverso un Sapr comportino un trattamento di dati personali; questo fatto dovrà essere menzionato nella documentazione da predisporre ai fini del rilascio dell’autorizzazione.

La registrazione sul portale d-flight

Chi intenda utilizzare un drone deve registrarsi sul portale d-flight di Enav S.p.A., la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia.

Sono tenuti alla registrazione:

gli operatori di Sapr impiegati per uso professionale, indipendentemente dal peso

gli operatori e/o i proprietari di Apr (Aeromobile a pilotaggio remoto), di massa uguale o maggiore di gr.250 impiegati per attività ricreative

 

Il portale d.flight mette a disposizione degli utenti:
- la registrazione dei droni nella banca dati italiana e l’assegnazione di un codice univoco di identificazione per ciascuno di essi
- il reperimento delle informazioni utili per volare con i droni in sicurezza ed in conformità con le normative vigenti

 

Cosa ti offre ARAG?

Anche se non utilizzi il drone o l'aeromodello per fini di lucro e lavorativi ma per hobby e divertimento, può essere molto utile avere una polizza di Tutela Legale, perché consente di far valere i propri diritti, con costi integralmente a carico della Compagnia.

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