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24.02.2023

Tempo di lettura: 4 minuti

Chi riceve una multa per una presunta violazione del codice della strada non sempre ha il tempo di controllarla.

Siamo tutti di fretta e poco propensi, a volte, a soffermarci sui dettagli.

Questi però possono fare la differenza: le multe possono contenere errori che ci aiutano a fare ricorso contro di esse.

 

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Le 10 cose da verificare se vuoi contestare una multa

1. Notifica entro 90 giorni

 

Le multe devono essere notificate entro 90 giorni dalla data dell'infrazione, altrimenti sono illegittime.

2. Nel verbale occorre indicare la legge violata

 

Il verbale è nullo se non indica la norma violata dal conducente del veicolo. Se non viene indicata la legge ma viene comunque specificato il comportamento (per esempio “passaggio con il rosso”), chi ha ricevuto la multa non può fare ricorso.

3. Nel verbale devono esserci l’importo da pagare e lo sconto del 30%

 

La multa è nulla se non vengono precisati la somma da pagare ed anche, se applicabile, la riduzione del 30%.
Per ottenere la riduzione della contravvenzione occorre pagare entro 5 giorni.

La possibilità di pagare una sanzione ridotta del 30% è prevista solo per alcune violazioni del Codice della Strada.

4. Le foto della violazione commessa devono essere chiare

 

É sempre opportuno visionare le foto per vedere se ci sono delle irregolarità che consentono l'annullamento della multa (per esempio nella fotografia non si legge bene la targa).
Per tutelare la privacy le foto non vengono spedite in allegato al verbale ma rimangono a disposizione presso l’organo accertatore.

5. Nel luogo indicato nel verbale deve essere possibile il verificarsi della violazione

 

Un esempio aiuta a capire bene questo punto. Se viene contestato un divieto di sosta in una via dove la sosta è libera, su ambo i lati, la multa non è corretta e si può fare ricorso.

6. La data dell’infrazione deve essere corretta

 

Se la data della violazione è errata spetta al presunto trasgressore dimostrare l’errore. In particolare egli dovrà provare che in quella specifica data era, per esempio, in luogo diverso da quello indicato nella multa oppure a casa ammalato.

7. La targa va indicata, il colore del veicolo non è essenziale

 

L’indicazione non corretta del colore del veicolo non è motivo di impugnazione della multa se tutti gli altri elementi del veicolo sono bene identificati (targa, proprietario, ecc.).

8. Il tutor deve essere segnalato e va tarato

 
La multa con il tutor è illegittima
Se prima dell’apparecchio non è indicato «controllo elettronico della velocità media» oppure «controllo elettronico della velocità mediante tutor»
Se il tutor non viene sottoposto a verifiche periodiche di taratura
 

9. L’ autovelox deve essere visibile da chi guida

 

Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili (art. 142 del codice della strada).


Attenzione: quando la velocità viene rilevata con autovelox in movimento (cosiddetto scout speed) e sul tetto dell’auto, dove è posto l’autovelox, manca la segnalazione luminosa su un display con scritto "controllo di velocità" oppure "rilevamento di velocità", la multa per eccesso di velocità è annullabile.

Infatti l'obbligo di segnalare i meccanismi elettronici per rilevare la velocità è inderogabile e vale sia per quelli fissi che per quelli mobili (vedi recente ordinanza della Corte di Cassazione 2384/2023).

10. Informazioni o lievi errori sui singoli elementi del verbale

 

La multa è nulla solo se, a causa dell’errore, sono compromessi i diritti di chi viene multato.
Tutti gli errori o le mancate informazioni che possono essere “compensati” da altre informazioni riportate sul verbale non portano alla nullità della multa.

Per esempio la data di nascita errata del presunto trasgressore non comporta la nullità del verbale se sono presenti altre informazioni (nome e cognome, codice fiscale, ecc.).

I contenuti di cui sopra hanno carattere meramente informativo e non possono sostituirsi ad una consulenza da parte di un professionista qualificato sul caso specifico. In nessun caso la compagnia può essere ritenuta responsabile dell’utilizzo che ne può essere fatto.

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La polizza di Tutela Legale ARAG copre le spese dell’avvocato e del perito e dà un supporto legale qualificato anche in caso di vertenze in ambito di circolazione stradale.

Il nostro obiettivo è fare in modo che i clienti ARAG sappiano sempre cosa fare e a chi rivolgersi, anche solo se hanno un dubbio o una curiosità.

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