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04/06/2018



L’accesso ad internet ormai alla portata di tutti e l’utilizzo dei social network da parte dei giovanissimi (spesso senza il controllo degli adulti) ha generato un nuovo grosso problema: il cyber-bullismo. Una vera e propria piaga sociale che, in alcuni casi, ha portato anche a tragici eventi.

Le percentuali dei ragazzi tra 14 e 18 anni, vittime di bullismo e cyber-bullismo, sono in continuo aumento.

I dati sono allarmanti. Uno su tutti: 1 ragazzo su 10 vittima di cyber-bullismo ha tentato il suicidio.

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Per cercare di arginare non solo questo fenomeno in crescita, ma anche lo spaccio tra i giovani, la Polizia di Stato ha creato un nuovo strumento digitale: la App YouPol.

Ma cos'è App YouPol?

Uno strumento "smart" creato a misura dei ragazzi, utilizzatori abituali degli smartphone e quindi delle App, che non vuole portare ad avere giovani spioni ma cittadini partecipi e consapevoli.

Dopo un anno di sperimentazione, dapprima a Roma, Milano e Catania, dove da subito ha riscosso un notevole successo tra i cittadini, l'applicazione è attiva in tutta Italia.

Dall'avvio della fase sperimentale del progetto, i download effettuati sono stati più di 118.000 e quasi 3.284 le segnalazioni ricevute dalle questure.

Come funziona?

La App, facilmente scaricabile online in modo totalmente gratuito, funziona in modo intuitivo e permette di inviare in tempo reale segnalazioni, immagini, video, link, siti web alle sale operative della Polizia per denunciare eventuali episodi di bullismo o di spaccio.

Con l’invio delle segnalazioni, che possono essere fatte in modo anonimo o a seguito di registrazione, l’App invia una geolocalizzazione sia del dispositivo segnalante che del luogo dove è accaduto il fatto.

La App mette inoltre a disposizione un pulsante rosso da utilizzare per le chiamate d’ emergenza. La chiamata viene presa in carico dalla sala operativa della Questura più vicina al dispositivo, dove viene valutato il tipo di intervento da effettuare.

Quali sono i vantaggi?

Sicuramente tramite questa applicazione sarà più semplice e veloce contattare le forze dell’ordine.

Inoltre, la possibilità di segnalare in forma anonima e a distanza, darà più coraggio anche a quelle persone, vittime e non, che per timore di recarsi nei commissariati o per paura di ritorsioni evitano di denunciare.

Oltre alla creazione di questo utile strumento la Polizia sta facendo, tramite la Polizia postale, importanti campagne educative itineranti per la sensibilizzazione dei giovani, per un utilizzo della risorsa internet e dei social network con coscienza e saggezza.

Cosa fare in questi casi? Che servizi può offrirti ARAG?

Restano ovviamente fondamentali il controllo e l’educazione da parte della famiglia, ma anche la possibilità di proteggersi in caso di bisogno.

Avere quindi una polizza di Tutela Legale come ARAG Multioption - Opzione Web@ctive o come ARAG Tutela Legale Famiglia #Next! può essere di grande aiuto, per ricevere assistenza e un adeguato supporto da parte di un professionista specializzato.

A cura di:

Zeno Aldrighetti

Si avverte che i contenuti hanno carattere meramente informativo e non possono sostituirsi ad una consulenza da parte di un professionista qualificato sul caso specifico. In nessun caso la compagnia può essere ritenuta responsabile dell’utilizzo che ne possa essere fatto.

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